Trekking in Umbria

by mirko

L’Umbria è una regione ideale per gli amanti del trekking.
All’interno del Parco di Colfiorito, da segnalare è l’itinerario del Castelliere, che offre scorci che si affacciano sugli Altipiani di Colfiorito e permette di andare alla scoperta degli antichi castellieri romani. Il percorso è di circa quattro km.
Nel Parco del Trasimeno sono segnalati sia percorsi di tipo escursionistico che a carattere turistico. Tra i tipi escursionistici troveremo: Castel Rigone-Torre Fiume. Il primo è una frazione del Comune di Passignano, ed è per la vicinanza alle zone boschive che lo rende ideale per gli appassionati di trekking e per il birdwatching, che passa per Torre Fiume, di origine medievale con ruderi di un castello.
Fontignano-Montali-M.Solare. Fontignano è un paese che giace sulle pendici del Lago Trasimeno, dove all’interno della Chiesa dell’Annunziata ospita la tomba del Perugino.
Magione-Monte Ruffiano; Montellino-Monte, e quest’ultimo è un borgo fortificato nel XIV sec. e dal 1556 divenne sede del governo del lago. Penna-Montesperello; Torale-Vernazzano-Cima di Tuoro-Pischiello. Questo percorso permette di passare per un area importante per la produzione d’olio, verso Tassinaie si può notare un allevamento di cavalli e passando per Vernazzano si può ammirare la Torre Torta (con una pendenza anche maggiore della Torre di Pisa), fino ad arrivare a Pischiello con la Villa del Pischiello del 1720, circondata da un giardino all’italiana.
Torale-Pischiello-Poggio Bandito; ed infine l’ultimo itinerario, Sanguioneto-M.Gualandro che parte da un piccolo agglomerato di case, Sanguineto, il cui nome deriva dal sangue versato durante la battaglia tra l’esercito romano ed Annibale che riuscì a sconfiggerli. Arrivati a Monte Gualandro svetta sulla cima il castello, di proprietà privata ma che merita ugualmente una passeggiata intorno alle mura per poter ammirare la vista sul lago e sulla pianura toscana.
Di tipo turistico c’è il percorso: Missiano-Monte Petrarvella-Panicale, dove si attraversa il monte più alto che si trova a ridosso di Panicale, che fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia.
Pauciano-Pausillo, inserita sia nei Borghi più belli d’Italia che all’interno della Città dell’olio, è situata sul monte Petrarvella, dove in antichità si trovava un tempio in onore del dio Giano.
Passignano-Poggio Belveduto. Si parte dal centro di Passignano, ed è consigliata una passeggiata all’interno della città e proseguendo, fin da subito è possibile ammirare una splendida vista sul Lago Trasimeno.
All’interno del Parco del Monte Cucco, sono segnalati prevalentemente percorsi per esperti ed un solo percorso di tipo escursionistico (Le Faggete e i Piani Carsici dell’Alta Valle del Rio Freddo). Per gli esperti c’è La Valle delle Prigioni, il classico percorso ad anello dell’Appennino umbro-marchigiano, con quote relativamente basse, si può svolgere in qualsiasi periodo dell’anno anche se è preferibile in primavera quando le varie specie botaniche sono fiorite. La spaccatura della Lecce, il cui nome deriva da un imponente muraglia rocciosa, che arriva a circa 70 m che presenta una specie di lacerazione centrale e la leggenda narra che in queste zone il Dio Vulcano avesse la sua fucina per fabbricare armi. Un percorso che unisce natura, storia e spiritualità è dall’Eremo di Monte Cucco a Pian delle Macinare. L’Eremo è uno dei più antichi insediamenti della zona e si trova nella parte orientale del massiccio del Monte Cucco, arroccato alla base di un anfiteatro di roccia calcarea con grotte sulla parete scoscesa, gli edifici si ergono su uno sperone che sovrasta la Valle del Rio freddo.
Nel Parco del Monte Subasio troveremo un primo percorso Assisi-Eremo delle Carceri-Croce di Sassopiano, consigliato a tutti coloro che vogliono raggiungere l’Eremo a piedi attraverso strade secondarie, partendo dalla Rocchicciola di Assisi. L’Eremo nasce all’inizio come una cappella circondata da grotte e sedi di meditazione e successivamente con San Francesco acquisisce l’appellativo di “Carceri”, come sinonimo di ritiro in solitudine. Arrivando alla Croce di Sassopiano, si può godere di una splendida vista sulla vallata e su Assisi. Nel percorso Valtopina- Armenzano, si parte da Valtopina che sorge lungo il fiume Topino, e nelle vicinanze si trovano testimonianze sia dell’età paleocristiana, romana, preromana e medievale. L’arrivo è ad Armenzano, il cui nome deriva da “armentum” che significa mandria e sta ad indicare l’importanza che la pastorizia ha per gli abitanti del paese. Spello-Madonna della Spella, parte dalla cittadina e si passa per un viale di olivi dal quale si può avere una splendida visuale sul borgo, fino ad arrivare a Madonna della Spella, un santuario eretto nel 1080 ed il nome deriva da “specula” che significa veduta, per la panoramica posizione dal quale si può ammirare la Valle Umbra e i Monti Sibillini. Nel parco è inserito un percorso turistico di breve durata ma comunque piacevole, Forra del Marchetto, che parte da Pian della Pieve dove si possono vedere le gole scavate nella roccia dal torrente, e il Ponte del Marchetto di epoca medievale.
Nel Parco dei Monti Sibillini, che in tutto il periodo dell’anno offre percorsi di tipo naturalistico, storico e culturale ma anche una piacevole esperienza come il Grande Anello dei Sibillini di 124 km, che in nove giorni di cammino permette di scoprire l’intera catena montuosa.

Per concludere nel Parco del Nera, ci sono diversi percorsi di tipo escursionistico e turistico. Tra i primi c’è Collefergiara-Monte la Pelosa, consigliato per gli aspetti botanici e geologici, infatti durante il tragitto è possibile trovare affioramenti fossili di origine marina, ma in generale reperti come gli ammoniti. Da non perdere nel periodo primaverile una splendida fioritura alle pendici del Monte la Pelosa. Un itinerario religioso è Ferentillo-Abbazia di San Pietro in Valle, e dalla partenza si può vedere l’antica mulatteria di collegamento fra Spoleto e Monteleone, molto importante dal punto di vista commerciale, in quanto collegava le tre valli (Spoletina, Valnerina e la valle di Leonessa). L’abbazia è incastonata nella Valnerina, è stata costruita in epoca longobarda dal Duca Feroaldo II dove vissero gli eremiti Lazzaro e Giovanni. L’ultimo itinerario escursionistico è d’interesse archeologico e va da Montefranco-San Mamiliano, e si percorre un tratto della Via del Ferro, che anticamente collegava la zona estrattiva di Monteleone di Spoleto a Scheggino nella Valle del Nera. Il comune di Montefranco con un antico castello medievale collocato sopra uno sperone, per poi salire a Monte Moro dove è possibile visitare il sito archeologico con i resti di un santuario romano e due cisterne. Nei percorsi turistici vanno segnalati Arrone-Tripozzo, tragitto che percorre il sentiero dell’olio dagli antichi romani ai molini dei nostri giorni; Colleponte-Umbriano, che parte dal centro di Colleponte, di origine medievale al cui interno sono da notare la rocca e la Chiesa di San Giovanni Evangelista, per poi percorrere un antico tratto della Valnerina che termina con l’arrivo al Castello di Umbriano la cui origine è legata al periodo delle invasioni saracene.

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