Webcam Piazza Duomo - Cattedrale di Santa Maria Assunta Spoleto
Piazza Duomo - Cattedrale di Santa Maria Assunta Spoleto
Piazza del Duomo a Spoleto è una della più suggestive piazza dell’Umbria su di essa si affacciano il Duomo dedicato a Santa Maria Assunta; il cinquecentesco palazzo Rancani (poi Arroni), il palazzo della Signoria, la chiesetta ottagona di Santa Maria della Manna e il piccolo teatro Caio Melisso. Edificio principale è il Duomo in stile romanico edificato nel XII secolo sull’antica chiesa di Santa Maria in Vescovado, presenta una facciata a capanna, alla quale è stato affiancata la torre campanaria. La parte alta della facciata è divisa in due fasce sovrapposte da un cornicione poggiante su archetti ciechi.
I due ordini che compongono la facciata sono così divisi: in quello superiore sono aperti tre rosoni e tre nicchie ogivali, nella più grande e centrale è presente un mosaico in stile bizantino raffigurante Cristo in Trono con la Madonna e San Giovanni databile 1207. Nell’ordine inferiore si alternano altri cinque rosoni, dei quali il centrale, più grande, è ricco di intagli e ornati musivi ed è fiancheggiato dai simboli dei quattro Evangelisti. L’interno della chiesa non rispetta lo stile romanico dell’esterno poiché fu trasformato in un interno barocco a metà del seicento, la pianta è a croce latina a tre navate, vi è un grande catino absidale e l’area dell’altare è sormontata da una cupola senza tamburo. Nella nicchia in controfacciata, un busto in bronzo di Urbano VIII è opera di Gian Lorenzo Bernini (1640). Un affresco con Madonna e Santi del Pinturicchio decora l’abside della prima cappella della navata destra. Prima del transetto destro si può ammirare la Croce dipinta di Alberto Sotio (1187) nell’iconografia del Cristo vivo (triumphans) sviluppatasi nell’Italia centrale. Nel transetto destro, all’altare, tela di Annibale Carracci e, alla parete sinistra, sepolcro del pittore Filippo Lippi, disegnato dal figlio Filippino e realizzato da ignoto scultore fiorentino del Cinquecento. A destra del presbiterio, la seicentesca cappella della Santissima Icona è così chiamata per la presenza di una tavoletta bizantina del XII secolo, donata alla città da Federico Barbarossa in segno di pace. L’abside è coperta dagli splendidi affreschi di Filippo Lippi e aiuti, raffiguranti Storie della Vergine (1467-1469).Si apre, infine, sulla navata sinistra, la cappella delle Reliquie, che conserva sculture lignee e tarsie del XVI secolo, nonché una delle sole due lettere autografe di San Francesco ancora esistenti, indirizzata a Frate Leone.