Il Palio dei Terzieri di Città della Pieve ha origini profondamente radicate dei nei secoli, basti pensare che detti terzieri vengono nominati per la prima volta nell’atto di sottomissione alla città di Perugia del 1250. Ciò andava ad interromper l’autonomia comunale della città dovuta alla protezione dell’imperatore Federcio II di Svevia. Anche la divisione e l’impianto urbanistico della città hanno del suggestivo, è giunto immutato fino ai giorni nostri; la sagoma della città per certi versi ricorda quella di un’aquila, le parti dell’aquila vengono indentificate con i terzieri, che vanno a rappresentare i tre censi presenti nella città di età medievale. Alla testa è assegnato il terziere Castello, aristocratico, al corpo il terziere Borgo Dentro a cui faceva capo la classe sociale della borghesia e all’ala-coda il terziere Casalino con i contadini.
Il palio ha inizio il 15 agosto quando viene lanciata la sfida, ed il palio viene riconsegnato dal vincitore dell’anno passato nella mani del podestà di Castel della Pieve, per poi essere portato in corteo il giorno della Caccia del Toro, questo maestoso corteo storico aperto dal gonfalone della città, vede la partecipazione di moltissimi figuranti circa 800, vestiti da dame, cavalieri, armati, popolani e mangiafuoco che animano le via della città dandogli un atmosfera prettamente medievale. Al termie della sfilata viene fatto sfilare il carro allegorico, di ispirazione prettamente classica, che accompagnato dalla melodie rinascimentali eseguite da un gruppo di musici sfila per la via della città. Il giorno del palio, dopo il corteo storico che parte da Piazza Plebiscito e accompagna gli arcieri al Campo di Santa Lucia, si tiene la sfida vera e propria tre campioni per ogni terziere debbono scagliare tre frecce ciascuno su dei bersagli a forma di tori chianini, montai sudi un’unica giostra, ogni toro è contrassegnato con una fascia con il colore del terziere e per ogni turno, ce ne sono 3 , la velocità della giostra aumenta e diventa sempre più difficile centrare il bersaglio. Al terziere che si aggiudica la vittoria viene assegnato i palio un ricco drappellone dipinto dal maestro pievese Antonio Marroni.
Il Palio dei Terzieri e la Caccia del Toro, rievocano in maniera incruente le caccie senesi, che nel passato si svolgevano a Siena, città ghibellina alla quale Città della Pieve era profondamente legata per tradizioni, cultura e soprattutto per essere insieme a Siena ribelle allo Stato della Chiesa.
Palio dei Terzieri
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