Spello, uno degli scorci urbanistici naturali più belli ed emozionanti del paesaggio umbro conserva più di ogni altro centro della valle l’evidenza della città romana: sono rimaste alla base della cinta medievale con le porte Venere, Urbica e Consolare; e rimangono i resti di anfiteatro, teatro, terme e tempio. L’abitato si caratterizza per i bei vicoli pavimentati ancora in ciottoli e mattoni e per la bella pietra rosata del Subasio, che colora il paesaggio urbano. L’itinerario proposto, prevede di percorrere la via centrale da sud (porta Consolare) a nord (porta Montanara), e dall’interno le mura romane fino a porta Venere. Si attraversano i tre rioni di Borgo, Mezota e Posterula, che identificano rispettivamente il quartiere popolare, l’area centrale dei palazzi pubblici e l’area altomedievale. Via Consolare che parte dall’omonima porta, struttura il Borgo, un interessante fusione di impianto romano e medievale. Percorrendo la via si arriva alla Cappella di Tega del XIV sec. che conserva un grande affresco di Pietro di Mazzaforte e di fronte all’ingresso una Crocifissione di Niccolò Alunno del XV sec. Poco oltre, sulla destra, la Chiesa collegiata di S. Maria Maggiore, già presente nel 1025 e dipendente dai Monaci camaldolesi della vicina abbazia di S. Silvestro da Collepino. Al suo interno si trova la Cappella Baglioni, con il ciclo di affreschi di Bernardino di Betto, il Pinturicchio, realizzato tra il 1500 e il 1503. Percorrendo Via Cavour, segnaliamo la Chiesa di S. Andrea con la facciata del XIII sec. al cui interno conserva un Crocifisso di scuola giottesca e un dipinto su tavola del Pinturicchio del 1508. A metà dell’allineamento delle vie Cavour e Garibaldi si apre la piazza della Repubblica, su cui prospetta il Palazzo Comunale, costruito nel 1270 dove ha sede la Raccolta archeologica civica e nel salone del Palazzo è conservato il noto Editto di Costantino. Percorrendo Via Giulia sulla destra si incontra la Chiesa di S. Lorenzo, del 1120, e proseguendo si notano i resti di una Porta Romana, detto Arco di Augusto. All’apice della città c’è il monastero di Vallegloria risalente al 1320. Proseguendo si incontra Porta Cappuccini, fino a giungere in Piazza Belvedere, punto più alto della città da dove si può ammirare il panorama della Valle Umbra. Da qui proseguendo per circa 1 km si possono trovare i resti dell’Anfiteatro Romano (I sec. d.C.), la Chiesa di S. Claudio della fine del XII sec. e più avanti il complesso di Villa Fidelia, di cui è notevole il giardino all’italiana.
Posta a metà strada fra Assisi e Spoleto a circa 40 km dal capoluogo Perugia sorge Foligno. La città si presta moltissimo ad una visita giornaliera, partendo dalla piazza principale, Piazza della Repubblica è possibile ammirare il Duomo di San Feliciano patrono della città; sempre sulla piazza si affacciano il Palazzo Comunale con il suo Torrino e Palazzo Trinci.
Il Duomo si presenta in uno stile neoclassico-barocco, da visitare all’interno sono la cripta del santo e il museo diocesano.
Senz’altro la perla di Foligno è Palazzo Trinci, ultimato nel 1407, che al suo interno ospita i preziosi affreschi di Gentile da Fabriano e della sua scuola. Sempre sulla piazza si affaccia Palazzo Orfini dimora del cinquecentesco Emilio Orfini, il tipografo che stampò la prima copia della Divina Commedia in lingua italiana.
Altri edifici da visitare sono la chiesa quattrocentesca di San Giacomo e l’Oratorio della Nunziatella del 1492, dove è custodita un opera del Perugino raffigurante il battesimo di Gesù e il Padre Eterno.
Su Piazza San Domenco è possibile visitare l’omonima chiesa e l’edificio di Santa Maria Infraportas poi trasformato nell’auditorium di San Domenico.